Gazzetta Ufficiale n. 90 del 18 aprile 1997

 

"Regolamento sui criteri e sul metodo in base ai quali valutare le perdite degli acquedotti e delle fognature"

 

ALLEGATO 1 - Definizioni

 

acqua - gestione - fognatura - impianti di acquedotto - sezione

1.1. Partizione degli impianti
Gli impianti di acquedotto sono articolati nelle seguenti sezioni:
- impianti di produzione, comprendenti l'insieme dei componenti che contribuiscono al prelievo dall'ambiente o da altri impianti della risorsa, alla formazione della riserva idrica ed al trattamento della risorsa stessa per renderla idonea all'uso (esclusi gli impianti di disinfezione eventualmente presenti nelle successive sezioni), nonché gli elementi di trasporto connessi e non distinguibili dalla produzione;
- impianti di trasporto, costituiti dal complesso delle opere occorrenti per convogliare le acque dai luoghi di prelievo agli impianti di trattamento (trasporto primario, relativo all'acqua grezza da assoggettare a trattamento) e dagli impianti di trattamento agli impianti di distribuzione (trasporto secondario, relativo comunque all'acqua pronta all'impiego; in assenza di impianto di trattamento, l'impianto di trasporto si definisce secondario);
- impianti di distribuzione, comprendenti le strutture destinate all'accumulo ed alla distribuzione all'utenza, sino alle derivazioni ed ai contatori di utenza; si considerano appartenenti alla distribuzione anche le condotte di avvicinamento all'utenza a partire dall'ultimo serbatoio alimentato dagli impianti di trasporto.
Gli impianti di fognatura, che possono essere a sistema separato con distinti impianti per le acque bianche (meteoriche) e nere (provenienti dalle attività umane in genere) o a sistema unitario, sono articolati nelle seguenti sezioni:
- rete di raccolta, costituita dalle opere necessarie per la raccolta ed il convogliamento delle acque nere e bianche nell'ambito delle aree servite;
- impianti di trasporto, per il convogliamento - con collettore od emissario - delle acque agli impianti di depurazione (trasporto primario) e per il convogliamento al recapito finale o al riuso (trasporto secondario);
- impianti di depurazione, destinati ad ottenere caratteristiche dell'acqua compatibili con il ricettore.
Si definiscono distretti di distribuzione le porzioni di rete di distribuzione di un acquedotto per le quali sia installato un sistema fisso di misura volumetrica per l'acqua in entrata ed in uscita. Ad uno stesso distretto possono appartenere zone con un diverso regime delle pressioni. Reti che distribuiscono in modo autonomo acque con diverse caratteristiche definiscono distretti autonomi.
Il distretto di fognatura è costituito da una porzione di rete di raccolta per la quale, sia misurato continuamente il volume di acqua in uscita.
Si definiscono settori di acquedotto e settori di fognatura, rispettivamente quelle parti di rete di distribuzione e di rete di raccolta caratterizzate dalla possibilità di essere intercettate ed isolate dal sistema generale, in modo che si possano eseguire misure occasionali di portata in ingresso e in uscita. Un settore può essere una parte di distretto o può comprendere aree appartenenti a più distretti.

1.2. Usi dell'acqua
Gli usi relativi agli impianti di acquedotto, con riferimento alle varie dizioni presenti in più parti della vigente normativa, sono così raggruppati, fatte salve eventuali classificazioni per la rete duale in materia sanitaria:
a) uso civile potabile relativo al consumo umano, si riferisce a tutti gli usi di cucina comprese le relative apparecchiature di lavaggio, agli apparecchi igienico-sanitari dei servizi igienici, ai beverini, alle fontane limitatamente agli ugelli raggiungibili dalle persone senza valicare transenne, alle piscine;
b) uso civile domestico non potabile relativo alle acque di lavaggio dei vasi igienici, alle acque di innaffiamento dei giardini, a quelle utilizzate negli impianti di riscaldamento e condizionamento e negli impianti tecnologici in genere relativi agli edifici civile;
c) uso agricolo relativo all'uso irriguo e per estensione all'uso zootecnico e ittiogenico;
d) uso produttivo relativo agli usi industriali e dei settori commerciale e terziario per la parte non potabile: comprende le acque riciclate, la produzione di energia termica e forza motrice e/o energia elettrica, accumulo di energia - impianti di pompaggio -, il raffreddamento di centrali termoelettriche, termonucleari o di altre macchine destinate alla produzione;
e) altri usi comprendono gli usi vari non sopra specificati, ad esempio acque di lavaggio di strade, di innaffiamento di verde pubblico e di impianti sportivi, di bonifica per colmata, per idranti antincendio, le acque destinate alla conservazione dell'ecosistema ed alla ricarica delle falde, ecc.
L'uso civile resta ricompreso tra quelli sopra descritti alle voci a. e b.; altre denominazioni, eventualmente diverse da quelle precisate, debbono essere ricondotte a queste.
Gli scarichi di acque nere immesse in fognatura vengono così definiti:
f) scarichi civili: provenienti dagli usi di cui alle lettere a) e b);
g) scarichi agricoli: prodotti dall'uso c);
h) scarichi produttivi: prodotti dall'uso d);
i) altri scarichi: prodotti dagli usi e)
Tutto quanto sopra vale fatte salve diverse classificazioni di direttive comunitarie o leggi nazionali.

1.3. Volumi di acqua
Le indicazioni che seguono forniscono l'elenco dei volumi che partecipano alla formazione dei bilanci idrici nei servizi di acquedotto e di fognatura. Ciascun volume deve intendersi misurato o stimato nell'arco di un determinato e prefissato periodo di tempo. I volumi misurati debbono derivare o dalla misura ai contatori o dalla integrazione, nel prefissato periodo di tempo, delle portate cui essi si riferiscono.

1.3.1. Impianti di acquedotto
Per un impianto di acquedotto si definiscono le seguenti grandezze, prefissata un'unità di tempo (il pedice "p" sta per primario e "s" sta per secondario - gli impianti primari sono relativi all'acqua grezza da sottoporre a trattamento e quelli secondari all'acqua pronta all'uso, salvo sedimentazione e disinfezione):
- A01 volume d'acqua dell'ambiente complessivamente concesso o riservato per l'uso acquedottistico (da sorgenti, corsi d'acqua - regolati o non -, falde, ecc.);
- A02 volume d'acqua dell'ambiente complessivamente concesso o riservato per l'uso acquedottistico (da sorgenti, corsi d'acqua - regolati o non -, falde, ecc.);
- A03 volume delle perdite e di eventuali apporti (contributo negativo) di acqua negli impianti di trasporto primario (A03p) e secondario (A03s);
- A04 volume in ingresso agli impianti di trattamento;
- A05 volume di perdita di processo negli impianti di trattamento;
- A06 volume prodotto dagli impianti di trattamento, costituito dall'acqua complessivamente uscita dagli impianti per essere immessa all'utilizzazione (A06=A02 p-A03p-A05);
- A07 volume prelevato da altri sistemi di acquedotto (A07p relativo all'acqua grezza e A07s per l'acqua pronta all'uso secondo le specifiche del ricevente);
- A08 volume consegnato ad altri sistemi di acquedotto (A08p relativo all'acqua grezza e A08s per l'acqua pronta all'uso secondo le specifiche del fornitore);
- A09 volume in ingresso alla distribuzione (A09=A02s+A06-A03s+A07s-A08s);
- A10 volume misurato dell'acqua consegnata alle utenze;
- A11 volume consumato dalle utenze e non misurato (per usi autorizzati senza contatore; la presenza di questi deve essere progressivamente minimizzata);
- A12 volume perso per manutenzione e servizi agli impianti (ad esempio acque di lavaggio, scarico di serbatoi, ecc.);
- A13 volume perso per disservizi (accidentali - ad esempio per rotture -, per scarico da troppo-pieno, ecc. salvo che questo non sia esercitato nelle opere di captazione o che lo sfioro non danneggi o impedisca altre utilizzazioni);
- A14 volume sottratto (costituito da acqua derivata senza autorizzazione);
- A15 volume perduto nella distribuzione (perdite dai serbatoi, dalle condotte, ecc.);
- A16 differenza tra il volume fornito e quello misurato in distribuzione per errori di misura a causa dell'imprecisione o del malfunzionamento degli apparecchi di misura (positivo se il probabile valore vero erogato supera quello approssimativamente misurato);
- A17 volume perso in distribuzione (A17=A13+A14+A15+ A16);
- A18 volume utilizzato (A18=A10+A11+A12+A14+A16);
- A19 volume immesso nel sistema acquedottistico (A19=A02+A07);
- A20 volume fatturato (diverso da A10 in quanto esistano i minimi tariffari).
La valutazione dei volume d'acqua deve essere eseguita sia per gli impianti nella loro interezza, sia per le loro parti definite dai distretti e dai settori di cui al punto 1.3.1. per quanto di interesse.

1.3.2 Impianti di fognatura
Per un impianto di fognatura si definiscono le seguenti grandezze, prefissata un'unità di tempo (il pedice "p" sta per primario, "s" sta per secondario e "r" sta per rete - gli impianti primari sono relativi all'acqua da sottoporre a depurazione e quelli secondari all'acqua depurata secondo le specifiche del sistema ricettore):
- F01 volume di acque nere scaricato complessivamente dagli utenti (se determinato in base alle erogazioni degli acquedotti, occorre considerare anche l'acqua approvvigionata in proprio dall'utente);
- F02 volume di acque bianche scaricate complessivamente dagli utenti, lecitamente nei sistemi misti e illecitamente nella rete nera nel sistema separato;
- F03 volume di acqua bianca immesso nei sistemi misti da strade, piazze e altre aree pubbliche;
- F04 volume delle perdite e di eventuali apporti (contributo negativo) di acqua nelle reti di raccolta;
- F05 volume scaricato dalla rete di raccolta;
- F06 volume di scarichi da depurare addotto da altri sistemi di fognatura;
- F07 volume di scarichi da depurare consegnato ad altri sistemi di fognatura;
- F08 volume in entrata agli impianti di depurazione;
- F09 volume di perdita di processo negli impianti di depurazione;
- F10 volume in uscita dagli impianti di depurazione;
- F11 volume delle perdite e di eventuali apporti (contributo negativo) di acqua negli impianti di trasporto primario (F11p) e secondario (F11s);
- F12 volume di acqua consegnata per il riuso;
- F13 volume di refluo liquido depurato scaricato nell'ambiente;
- F14 volume perso per manutenzione e per disservizi (accidentali, quali ad esempio per rotture, per scarico da sfioratori d'emergenza delle stazioni di sollevamento, ecc.) (F14p relativo al trasporto primario e F14s relativo al trasporto secondario);
- F15 volume perso nei sistemi misti per scarico con sfioratore di piena verso ricettori bianchi, nella rete di raccolta (F15r) e nel trasporto primario (F15p);
- F16 volume immesso senza autorizzazione;
- F17 differenza tra il volume transitato e quello misurato o stimato nella rete di raccolta per errori di stima o di misura (a causa dell'imprecisione o del malfunzionamento degli apparecchi di misura) (positivo se il probabile valore vero in ingresso nella rete supera quello misurato o stimato);
- F18 volume immesso nel sistema fognario (F18=F01+ F02+ F03+ F06+ F16+ F17);
- F19 volume perso (F19= F04+ F11+ F14);
- F20 volume fatturato per il servizio di fognatura.
La valutazione dei volumi d'acqua deve essere eseguita sia per gli impianti nella loro interezza, sia per le loro parti definite dai distretti e dai settori di cui al punto 1.3.1. per quanto di interesse.

1.4. Bilanci idrici per gli acquedotti
Per la stesura dei bilanci idrici che conducono alla determinazione delle perdite si propongono i seguenti schemi, da impiegare con gli adattamenti eventualmente necessari per corrispondere al meglio alle specifiche situazioni in esame.

1.4.1. Impianti di trattamento
I volumi in ingresso sono definiti da A04; i volumi uscenti sono A06 e A05 (volume di perdita di processo, comprendente il volume necessario per spurgo dei fanghi, per lavaggio filtri se mandato a scarico, per operazioni di pulizia, per sfioratori di sicurezza, per perdite nei contenitori e nelle tubazioni di collegamento interne all'impianto).
La perdita è costituita dal volume A05=A04-A06.
Nella valutazione dei volumi apprezzati da contatori si deve tenere conto degli errori di misura, la cui stima deve essere evidenziata nel bilancio idrico.

1.4.2. Impianti di trasporto primario (acqua grezza)
I volumi in ingresso sono costituiti da A02p e A07p; i volumi uscenti sono A04 e A08p.
La perdita è costituita dal volume A03p=A02p+A07p- A04-A08p.
Nella valutazione dei volumi apprezzati da contatori si deve tenere conto degli errori di misura, la cui stima deve essere evidenziata nel bilancio idrico.

1.4.3. Impianti di trasporto secondario (acqua pronta all'uso)
I volumi in ingresso sono costituiti da A02s, A06 e A07s; i volumi uscenti sono A08s e A09.
La perdita è costituita dal volume A03s=A02s+A06+A07s-A08s-A09.
Nella valutazione dei volumi apprezzati da contatori si deve tenere conto degli errori di misura, la cui stima deve essere evidenziata nel bilancio idrico.

1.4.4. Impianti di distribuzione
Le valutazioni vanno eseguite per l'intero sistema di distribuzione e per i singoli distretti, ove questi siano individuabili.
Per l'intero sistema di distribuzione, i volumi in ingresso sono costituiti da A09; i volumi in uscita sono A10, A11, A12, A13, A14, A15 e A16.
La perdita è costituita dal volume A17=A13+A14+A15+A16=A09-A11-A12.
Nella valutazione dei volumi apprezzati da contatori si deve tenere conto degli errori di misura, la cui stima, oltre a quella specifica valutata in A16, deve essere evidenziata nel bilancio idrico.
Per il singolo distretto di distribuzione "i", i volumi in ingresso sono costituiti dagli apporti al distretto che vengono misurati con continuità A09i; i volumi in uscita, con riferimento ai volumi sopra richiamati, particolarizzati con il pedice "i" per il distretto in esame, sono i volumi Ausi consegnati dal distretto "i" agli altri distretti, A10i, A11i, A12i, A13i, A14i, A15i, A16i.
La perdita nel distretto "i" è costituita dal volume A17i=A13i+A14i+A15i+A16i=A09i-Ausi-A11i-A12i.
Nella valutazione dei volumi apprezzati da contatori si deve tenere conto degli errori di misura, la cui stima, oltre a quella specifica valutata in A16i, deve essere evidenziata nel bilancio idrico.

1.5. Bilanci idrici per le fognature
Per la stesura dei bilanci idrici che conducono alla determinazione delle perdite si propongono i seguenti schemi, da impiegare con gli adattamenti eventualmente necessari per corrispondere al meglio alle specifiche situazioni in esame.

1.5.1. Rete di raccolta
Le valutazioni vanno eseguite per l'intera rete di raccolta e per i singoli distretti, ove questi siano individuabili:
Per l'intera rete di raccolta, i volumi in ingresso sono costituiti da F01, F02, F03, F16 e F17; i volumi in uscita sono F04, F05 e F15r.
La perdita è costituita dal volume F04=F01+ F02+F03+F16+F17-F05-F15r.
Nella valutazione dei volumi si deve tenere conto degli errori di misura, la cui stima, oltre a quella specifica valutata in F17, deve essere evidenziata nel bilancio idrico.
Per il singolo distretto della rete di raccolta "i", i volumi in ingresso sono costituiti dagli apporti al distretto, provenienti da altri distretti, che vengono misurati con continuità Feni e, con riferimento ai volumi sopra richiamati, particolarizzati con il pedice "i" per il distretto in esame, F01i, F02i, F03i, F16i, F17i: i volumi in uscita, con riferimento ai volumi sopra richiamati, particolarizzati con il pedice "i" per il distretto in esame, sono i volumi F05i consegnati dal distretto "i" agli altri distretti o ai collettori del trasporto primario.
La perdita nel distretto "i" è costituita dal volume F04i=Feni+F01i+F02i+F03i+F16i+F17i-F05i-F15ri.
Nella valutazione dei volumi si deve tenere conto degli errori di misura, la cui stima, oltre a quella specifica valutata in F17i, deve essere evidenziata nel bilancio idrico.

1.5.2. Impianti di trasporto primario (acqua da depurare)
I volumi in ingresso sono costituiti da F05 e F06; i volumi uscenti sono F07, F08, F11p, F14p e F15p.
La perdita è costituita dal volume F11p+F14p=F05+F06-F07-F08-F15p.
Nella valutazione dei volumi si deve tenere conto degli errori di misura, la cui stima deve essere evidenziata nel bilancio idrico.

1.5.3. Impianti di trasporto secondario (acqua depurata)
I volumi in ingresso sono costituiti da F10; i volumi uscenti sono F11s, F12, F13 e F14s.
La perdita è costituita dal volume F11s+F14s=F10-F12-F13.
Nella valutazione dei volumi si deve tenere conto degli errori di misura, la cui stima deve essere evidenziata nel bilancio idrico.

1.5.4. Impianti di depurazione
I volumi in ingresso sono definiti da F08; i volumi uscenti sono F09 eF10.
La perdita è costituita dal volume F09+F08-F10.
Nella valutazione dei volumi si deve tenere conto degli errori di misura, la cui stima deve essere evidenziata nel bilancio idrico.


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